Saturday, 20 March 2021

Mani di Sardegna: l'Arte dolciaria di Anna Maria Sarritzu.


Dolci tradizionali di Quartu Sant'Elena, finemente ricamati da Anna Maria Sarritzu nel suo laboratorio artigianale Druceras.

Ci troviamo nell'era del digitale, dove tutto si racconta prima che succeda e i contenuti vengono consumati e rilanciati senza porsi troppi dubbi. 

Impensabile oggi non avere un profilo social, o una pagina ufficiale dove mostrare ciò che si fa; c'è però chi non necessita di un'esistenza virtuale e nemmeno dell'esigenza di firmare a caratteri cubitali le sue inconfondibili creazioni: i suoi delicati ricami, le sue imponenti e allo stesso tempo fluttuanti architetture dolciarie, i suoi preziosi e quasi invisibili merletti sono conosciuti da tutti e, soprattutto, rimangono indelebili nel cuore di chi li può ammirare e assaggiare.

Stiamo parlando di Anna Maria Sarritzu, leggendaria - seppur giovanissima "drucera" (dolciaia) quartese.


Castello monumentale realizzato in croccante di mandorle o gateau, dipinto con glassa e finemente decorato da Anna Maria Sarritzu in occasione del "matrimonio selargino".

Anna Maria è una donna sarda dalla bellezza mozzafiato, eppure rimane lontana dal mondo dei selfie e delle self promotion, perché è con le sue mani che lavora in sacro silenzio per tramandare la tradizione dolciaria della sua terra, la Sardegna.


Una bimba diventata troppo presto donna, che custodisce nel cuore il peso di aver dovuto crescere i propri fratelli senza mai potersi concedere il lusso di essere figlia; storia comune nella nostra Isola, dalle regole sociali non scritte ma incise come profondi solchi di vento sul granito.


Di Anna Maria, chi la conosce, dice che "la sua caratteristica primaria è l'umiltà: non si è mai posta sul piedistallo, non appare nelle prime pagine ma lavora sodo. Ha un bel passato pesante che non riesce del tutto a superare ma ha un cuore immenso e, nonostante tutto, una parola di incoraggiamento per tutti".



Pastissus, candelaus e mustazzoleddus de mendula realizzati da Druceras - Anna Maria Sarritzu.

Anna Maria mi confessa di avere le mani bruciate dal suo lavoro. Eppure la vedi sorridere mentre ti racconta la sua fitta giornata, che spesso e volentieri si conclude alle prime ore dell'alba del giorno dopo.

Lei è sfinita ma non dimentica di continuare a studiare, di confrontarsi, chiedendo di imparare dalle donne che, come lei, hanno ricevuto questo prezioso dono nelle proprie mani.


Anna Maria è diventata druccera osservando la sua amatissima nonna Gesuina e la zia, che conducevano una rinomata pasticceria.

Il grande salto però lo ha fatto quando ha potuto studiare e lavorare accanto al grande maestro Luigi Sitzia, che l'ha introdotta nel rigido mondo del lavoro del croccante. Oggi è una delle pochissime Maestre depositarie dell'antica arte dolciaria quartese e lavora nel suo laboratorio di Quartu Sant'Elena, Druceras.


Nel 2007 presenta a Lugano una sua creazione originale, ottenendo un enorme successo: i suoi bianchini ricamati, conosciuti come "dolce della sposa", una finissima rivisitazione dei bianchini a forma conica di Capoterra, a cui lei ha aggiunto minuziose foglioline, pavoncelle e "argentinus" lungo tutta la circonferenza del dolce.


Dal libro "Dolci in Sardegna" ed. Ilisso: "dolci della sposa", creazione originale di Anna Maria Sarritzu.

Anna Maria ha capito presto che nella pasticceria tradizionale sarda, così semplice e complessa allo stesso tempo, non c'è posto per il proprio ego: si lavora duro e incessantemente per poter essere in grado di soddisfare non solo gli occhi ma, soprattutto, il palato del cliente.

Un lavoro durissimo che nasconde nozioni di chimica, architettura e anche psicologia: si deve infatti essere in grado di produrre qualcosa di meraviglioso ma solido, duraturo e in numeri sbalorditivi.

 

Chiedo ad Anna Maria quali siano le sue più grandi soddisfazioni: oltre alla gioia del cliente, c'è quella di non poter credere ai propri occhi dopo aver portato a termine imprese letteralmente monumentali, come i famosi castelli di gateau per cui è ricercata anche fuori dall'Isola.


Nell'era del visual food, dove il cibo perde la sua funzione di nutrizione per il corpo e l'anima, tutto si carica di eccessivi decori e abbellimenti, lustrini e complicate scenografie, c'è ancora chi lavora con l'incredibile dote di mantenere incontaminata, dopo aver deliziato, sorpreso ed emozionato l'occhio, la bontà e autenticità dei suoi dolci.


Trovate Anna Maria Sarritzu nel suo laboratorio di dolci tradizionali Druceras a Quartu Sant'Elena, in via Francia 25.


No comments:

Post a Comment